INDICE DEI CONTENUTI
PARTE I - KICK OFF
LA CONDIZIONE GIURIDICA DEGLI ATLETI ANTICHI: SULLE TRACCE DI UN “DIRITTO SPORTIVO ROMANO” (di Francesca Pulitanò)
PARTE II - STRUMENTI
FIFA FOOTBALL AGENT REGULATIONS: LA NORMATIVA NECESSARIA CHE SFIDA LA LIBERA CONCORRENZA NEL CALCIO (di Tommaso Galli e Filippo Totola)
LA NORMATIVA FIFA IN MATERIA DI CALCIO FEMMINILE: LA NECESSITÀ DI UNA LEX SPECIALIS (di Mario Piroli)
PARTE III - FOCUS
LO SPORT COME SCOPERTA DEL BENESSERE PSICOFISICO DELL’INDIVIDUO (di Carmine Lazzaro)
OLTRE L’ENDIADI GIUDIZIO/ARBITRATO: QUALE SPAZIO PER LA MEDIAZIONE COME MODALITÀ DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE CHE INTERESSANO LE SOCIETÀ SPORTIVE? (di Maria Josè Bravo Bosch e Angela Busacca)
ABSTRACT E KEYWORDS
LA CONDIZIONE GIURIDICA DEGLI ATLETI ANTICHI: SULLE TRACCE DI UN “DIRITTO SPORTIVO ROMANO” (di Francesca Pulitanò)
Abstract:
Il volume recensito sintetizza i principali caratteri dello sport nel mondo romano e analizza un cospicuo numero di fonti epigrafiche e papirologiche, con l’obiettivo principale di descrivere la condizione giuridica degli atleti nell’epoca antica. La lettura di esso accende una riflessione più generale sulla possibilità di configurare una sorta di “diritto sportivo romano”, dotato di propria individualità.
The reviewed publication summarises the main features of sport in the Roman world and analyses a significant number of epigraphic and papyrological sources, mainly for the purpose of describing the legal condition of athletes in ancient times. Its reading prompts a more general reflection on the possibility of defining a sort of “Roman sports law”, endowed with its own distinctiveness.
Keywords:
atleti – privilegi – autonomia del diritto sportivo
athletes – privileges – autonomy of sports law
FIFA FOOTBALL AGENT REGULATIONS: LA NORMATIVA NECESSARIA CHE SFIDA LA LIBERA CONCORRENZA NEL CALCIO (di Tommaso Galli e Filippo Totola)
Abstract:
Il contributo, dopo una breve ricostruzione storica della disciplina della figura dell’agente sportivo FIFA, offre un approfondimento del FIFA Football Agent Regulations recentemente introdotto dalla FIFA e delle sue norme più controverse, analizzando le principali (e diverse) decisioni adottate dai giudici di tutta Europa alla conformità di tali norme al diritto della concorrenza.
The article, after a brief historic outline of the set of rules relating to FIFA sports agents, deals with current FIFA Football Agent Regulations that have been recently introduced by FIFA and, particularly, the most controverse provisions thereof, by analyzing the main (and inconsistent) decision issued by judges of various EU jurisdictions, in connection with the FIFA Football Agent Regulations’ compliance with the applicable competition law.
Keywords:
agente sportivo FIFA – FFAR – tetto ai compensi – rappresentanza multipla – circolare FIFA n. 1873/2023
FIFA sports agent – FFAR – service fee cap – multiple representation – FIFA circular n. 1873/2023
LA NORMATIVA FIFA IN MATERIA DI CALCIO FEMMINILE: LA NECESSITÀ DI UNA LEX SPECIALIS (di Mario Piroli)
Abstract:
Il presente elaborato, dopo aver operato un’analisi delle disposizioni contenute nelle FIFA Regulations on the Status and Transfer of Players (di seguito “RSTP”) riconducibili al principio pacta sunt servanda nel rapporto di lavoro calcistico, vuole soffermarsi sulla recente riforma del 2020 che ha condotto all’introduzione dell’art. 18 quater RSTP, rubricato “Special provisions relating to female players”. Tale norma ha avuto l’indubbio merito di colmare numerose lacune che emergevano in relazione alle specificità del calcio femminile, introducendo degli standard minimi, da applicare a livello globale, in capo alle calciatrici professioniste, tra cui il diritto al congedo di maternità, l’obbligatorietà del pagamento della retribuzione nel corso di tale periodo e la, contestuale, possibilità di continuare a svolgere l’attività lavorativa durante la gravidanza ed, infine, una vera e propria lex specialis in materia di tesseramento e di risoluzione contrattuale.
This paper, after analysing the provisions set forth in the FIFA Regulations on the Status and Transfer of Players related to the principle of pacta sunt servanda in the football employment relationship, wants to dwell on the recent reform of 2020 that led to the introduction in the aforementioned Regulations of art. 18quater, named “Special provisions relating to female players”. This rule has unquestionably had the merit of filling many gaps that had arisen in relation to the specificities of women’s football by introducing minimum standards applicable globally to professional female players, including the right to maternity leave, the compulsory payment of remuneration and, at the same time, the right to continue working during pregnancy and, lastly, a lex specialis in connection with player’s registration and contract termination.
Keywords:
FIFA RSTP – lavoro calcistico – stabilità contrattuale – calcio femminile – indennità di formazione
FIFA RSTP – football employment – contractual stability – women’s football – training compensation
LO SPORT COME SCOPERTA DEL BENESSERE PSICOFISICO DELL’INDIVIDUO (di Carmine Lazzaro)
Abstract:
La recente Riforma dell’art. 33 della Costituzione ha modificato il sistema dei valori all’interno dell’impianto costituzionale, riconoscendo nel nostro ordinamento il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme. Tale novella rafforza, quindi, il binomio inscindibile tra sport e salute, sollevando tutta una serie di perplessità ermeneutiche che il presente saggio intende affrontare – senza pretese di esaustività in ragione dell’ampiezza e complessità della tematica trattata – limitatamente all’impatto dello sport sul benessere psicofisico dell’individuo.
The recent Reform of art. 33 of the Constitution has modified the values system within the constitutional framework, providing for recognition of the educational, social and psychophysical wellbeing-promoting value of sporting activity, in all its forms. This introduction therefore strengthens the indivisible binomial between sport and health and raises a number of hermeneutic issues, which this essay intends to address – albeit failing to be fully exhaustive given the breadth and complexity of the subject matter - with specific focus on the impact of sport on the psychophysical wellbeing of the individual.
Keywords:
benessere – attività sportive – valore sociale – valore educativo – salute
wellbeing – sports activities – social value – educational value – health
OLTRE L’ENDIADI GIUDIZIO/ARBITRATO: QUALE SPAZIO PER LA MEDIAZIONE COME MODALITÀ DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE CHE INTERESSANO LE SOCIETÀ SPORTIVE? (di Maria Josè Bravo Bosch e Angela Busacca)
Abstract:
Negli ultimi decenni si è assistito, anche in Europa, a un progressivo affermarsi del ricorso alla mediazione come strumento di risoluzione delle controversie finalizzato a evitare l’insorgere di un contenzioso giudiziale oppure a risolvere un contenzioso già avviato, con grande risparmio di tempi (e risorse economiche) e un diretto coinvolgimento delle parti nella determinazione di una soluzione concordata. Nella sua definizione più semplice, infatti, la mediazione è una procedura nell’ambito della quale un mediatore, con caratteristiche di terzietà, imparzialità e neutralità, aiuta le parti in lite a elaborare una soluzione che risponda al meglio alle pretese ma soprattutto agli interessi dei quali le stesse parti sono portatrici.
Sul portato delle esperienze maturate in ambito di mediazione nelle controversie civili e commerciali, e sui positivi risultati emersi dall’applicazione delle pratiche di ascolto collaborativo e di coinvolgimento delle parti nelle dinamiche cooperative, ci si è chiesti se la procedura di mediazione non possa costituire una valida opportunità anche per i conflitti e le controversie nelle quali sono parti gli enti dell’ordinamento sportivo, le società sportive, gli atleti e gli altri soggetti, tra i quali, ad esempio, agenti e ausiliari. In considerazione delle peculiarità dell’ordinamento sportivo e delle norme sulla competenza del sistema della giustizia sportiva, il tema di studio e di riflessione si presenta doppio: da un lato la mediazione civile e commerciale come strumento per società sportive per gestire in modo efficace e con risparmio di tempi e risorse le controversie esterne all’ordinamento sportivo; dall’altro lato la mediazione sportiva, che potremmo definire endo-ordinamentale, per la risoluzione delle controversie interne all’ordinamento sportivo, individuando alcuni ambiti nei quali la mediazione potrebbe affiancarsi al giudizio ed all’arbitrato, tradizionalmente individuate uniche come modalità di risoluzione ammesse dall’ordinamento sportivo, ponendosi anche come strumento per veicolare i valori e i principi della leale collaborazione e della facilitazione dell’accordo nello sport. Guardando alla seconda modalità, al momento attuale una procedura di mediazione sportiva è proposta dal Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna e alcuni esperimenti sono condotti in Spagna, principalmente su base di leggi e normative delle singole Comunità Autonome. In Italia il dibattito sul tema è ancora alle prime fasi, eppure la conoscenza e l’utilizzo della procedura di mediazione anche nel settore sportivo potrebbero essere elementi utili per aiutare le società sportive, soprattutto quelle di dimensioni piccole e medie.
Nel presente saggio, frutto di riflessioni congiunte e confronti tra le autrici, la prospettiva della mediazione viene analizzata da diversi punti di vista: come promozione del modello ADR per le controversie esterne all’ordinamento sportivo ma che possono interessare società sportive e soggetti terzi (ad esempio, le controversie con gli sponsor o quelle con i fornitori) e altresì come promozione di un modello di mediazione sportiva per le controversie interne all’ordinamento sportivo; in relazione a questo ultimo profilo vengono analizzati il modello di mediazione presso il TAS e le esperienze spagnole della mediacion deportiva presso alcune comunità autonome; da ultimo, ritornando alla realtà italiana, sarà proposto un quadro della situazione attuale, anche alla luce della riforma e delle novità in materia di lavoro sportivo, per valutare quali siano i possibili spazi per una mediazione tra sodalizi e atleti e, stante la presenza del vincolo di giustizia come obbligo gravante su tesserati e affiliati, la possibilità di un intervento regolatore da parte del CONI.
Over the past few decades, Europe has witnessed a progressive development of mediation as a dispute resolution procedure, aimed at avoiding and/or t resolving ongoing court cases, with great savings in time and economic resources: the parties are directly involved in reaching and determining an agreed solution. In its simplest definition, mediation can be considered as a procedure in which a mediator, namely a third party characterised by impartiality and neutrality, helps the disputing parties establish a solution that best suits the various claims and most importantly the disputing parties’ potential unexpressed needs and interests. On the basis of experiences in the field of civil and commercial mediation, and on the positive results that have emerged from the application of collaborative listening practices and involvement of the disputing parties in cooperative dynamics, it is possible to affirm that mediation processes could constitute a valid opportunity also for conflicts and disputes in which sports bodies, sports clubs, athletes and other sports stakeholders are parties, such as sports agents and sports auxiliaries. In consideration of the peculiarities of the sports system and of sports justice system jurisdiction rules, the goal of these studies is two-fold: on the one hand, to analyse civil and commercial mediation as a tool for sports clubs to manage time and resources effectively on disputes outside the sports system; on the other hand, to consider whether a “sports mediation” is achievable, namely as an intra-sports system process to resolve disputes and as a tool to convey the values and principles of loyal collaboration in sport, to overcome conflicts and identify some areas in which mediation could be coupled with ordinary and arbitration proceedings, traditionally considered the only dispute resolution methods in the sports system. With respect to the second aspect, currently, the sports mediation process is widely proposed, at an international level, by the Court of Arbitration for Sport (CAS) of Lausanne. However, at a nation level, there have only been a few sectorial experiments, such as the ones conducted in Spain, mainly on the basis of laws and regulations of the individual Autonomous Communities. In Italy, the debate on the topic is still at an early stage, however the culture and use of the mediation process also in the sports sector could be a useful element to help sports clubs, especially small and medium-sized ones.
In this essay, as result of joint considerations and comparisons between the authors, the use of mediation by sports club is analysed from different points of view: as a promotion of the ADR model for disputes external to the sports system but which may involve sports clubs and third parties (for example, disputes with sponsors or with suppliers), and as promotion of a sports mediation model for disputes within the sports system. In relation to the latter profile, the mediation model at CAS and the Spanish experiences of “mediacion deportiva” in some autonomous communities are analysed. Finally, the authors analyse the Italian situation, hoping for a greater diffusion of the culture of mediation between sports club and athletes and, given the limits deriving from jurisdiction restraints on members and affiliates, hoping also for a regulatory intervention by the Italian National Olympic Committee (CONI).
Keywords:
mediazione sportiva – risoluzione dei conflitti – CAS – mediacion deportiva nelle comunità autonome – conciliazione nei rapporti di lavoro sportivo
sports mediation – dispute resolution – CAS – mediacion deportiva in the autonomous Spain communities – conciliation in sports labour disputes
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LA CONDIZIONE GIURIDICA DEGLI ATLETI ANTICHI: SULLE TRACCE DI UN “DIRITTO SPORTIVO ROMANO” (di Francesca Pulitanò)
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LA NORMATIVA FIFA IN MATERIA DI CALCIO FEMMINILE: LA NECESSITÀ DI UNA LEX SPECIALIS (di Mario Piroli)
LO SPORT COME SCOPERTA DEL BENESSERE PSICOFISICO DELL’INDIVIDUO (di Carmine Lazzaro)
OLTRE L’ENDIADI GIUDIZIO/ARBITRATO: QUALE SPAZIO PER LA MEDIAZIONE COME MODALITÀ DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE CHE INTERESSANO LE SOCIETÀ SPORTIVE? (di Maria Josè Bravo Bosch e Angela Busacca)